La Scuola di Ashtanga Yoga Milano compie dieci anni. E Lino Miele, suo co-fondatore, ne è orgoglioso. “Un tempo venivo a Milano per i miei workshop due volte l’anno chiamato da alcuni insegnanti di yoga”, spiega Miele “allora avevo già fondato con alcuni miei allievi, Rossana Galanzi, Sergio Rossetti e Maria Paola Stefani, insegnanti da me certificati, l’Ashtanga Yoga Research Institute a Roma”.
Poi quegli insegnanti Milano, Pinucca Buscaglia, Sandra Mazzucchelli e Mario Bucchich, hanno deciso di aprire una scuola. Ed è stato subito un successo.
“Tutto succede a Milano”, afferma Lino Miele, “la capitale della Lombardia è come New York. E’ una città ricettiva, dinamica. Anche se non mi posso lamentare della scuola di Roma che ha avuto molto successo”. “La scuola di Milano, sono certo, durerà cent’anni”.
Prima di tutto perché la scuola di Milano, come spiegano i suoi fondatori, è aperta sette giorni su sette. A Pasqua, agosto, Natale e tutte le festività. La scuola di viale Caldara apre alle 6,30 e chiude a sera tardi.
In un anno passano circa trecento persone. La fidelizzazione è alta: almeno una cinquantina di persone vanno tutti i giorni. L’Ashtanga Yoga di Milano è nata in un seminterrato dove c’era il laboratorio di uno dei marchi storici di pelletteria: I Santi. Il figlio del proprietario volle incontrare gli affittuari e decise di aiutarli. Era dicembre dell’annus Horribilis 2008. “Solo dei pazzi possono iniziare un’attività imprenditoriale in questo periodo”. Ma il Kharma ha aiutato la scuola e i suoi fondatori.
Lino Miele, che insegna da trent’anni l’Ashtanga, ha certificato con l’in-depth study una cinquantina di allievi. Anche se ammette con dispiacere: “Alcuni si sono allontanati dalla pratica tradizionale e sono stato costretto a cancellarli”.
Negli ultimi anni il Maestro ha riconosciuto molte scuole aperte dai suoi allievi che hanno conseguito con lui l’in-depth study e hanno avuto l’autorizzazione ad insegnare. A Genova la scuola di Sergio Adrian, a Napoli di Marcello Muro, a Verona di Fabrizio Manias e Lisa Pizzighella, a Ravenna di Nicola Ferruzzi, a Modena di Marcello Leoni e Cinzia Pedrielli, a Martinengo (Bg) di Stefano Volpi, a Empoli di Fedrica Mattietti e, infine, ai Castelli Romani di Adele Petrossi.
Ma non solo in Italia, Lino Miele ha aperto una scuola a Cordoba e nel 2009 ne ha riconosciuta una a Buenos Aires dove da poco tempo hanno costruito una Shala nuova. Ma l’instancabile Miele sta pensando anche al Brasile.
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