Da quando ho gatti per casa mi sono reso conto che i veri padroni di casa sono loro, nel senso che per amore e per tutto quello che mi restituiscono in termini di compagnia ed affetto…gli si lascia fare un po’ tutto. Arturo ed Otto sono molto bravi come gatti, prima che mi arrivassero a casa gli amici mi avevano avvertito dicendomi “vedrai le tende”, “saluta i tuoi bei tappeti”, “abituati ad avere divani e poltrone distrutti”, ecc. La mia più grande soddisfazione è stata poterli smentire.
Le mie tende sono integre e perfette e nessun filo è tirato, un tappeto ha riscosso la loro preferenza ed è l’unico dove ogni tanto tirano qualche filo, poltrone e divani non toccati. Come ho fatto? Beh sicuramente sono fortunato, ho due santi gatti, ma comunque li ho agevolati dedicando delle aree tutte per loro con tiragraffi, copertine e i loro giochi preferiti. Non sono animali stupidi, sanno dove andare e se vogliono fare un dispetto…si spostano esattamente dove non dovrebbero.
Sapete perché hanno la necessità di fare esercizi con gli artigli?
Non è un rituale casuale ma ripetuto e in genere loro graffiano per eliminare i residui di unghia (chi ha un gatto sa di cosa parlo) e per marcare il territorio, unitamente alla firma che lasciano i polpastrelli. Se i vostri gatti si dovessero fare le unghie in un oggetto non dedicato, abituatelo ad un tira graffi e per renderglielo amichevole strofinatelo con dell’erba gatta (ma solo se i gatti sono adulti, i piccoli non sono attratti). Imitate il movimento delle loro zampe davanti ai loro occhi per rendergli chiaro il concetto che il tiragraffi deve essere utilizzato e come.
Se il vostro gatto preferisce sempre una poltrona al tiragraffi, metteteglielo davanti e se il vostro gatto continua ad accanirsici e rivestite la parte dove si fa le unghie con del biadesivo (odiano le sostanze appiccicose, soprattutto i miei che hanno pelo lungo e peli che escono dai polpastrelli). Le punizioni corporali e in genere i metodi bruschi non funzionano, i gatti si conquistano solo con premi e inviti positivi.
Sapete come far arrivare il gatto quando lo chiamate?
Io utilizzo il seguente metodo. Mi posiziono in un punto della casa, lontano da loro e chiamo il gatto con un tono di voce calmo e sereno. Per convincerlo ad arrivare mi porto qualche gioco sonoro che amano e qualche bel bocconcino premio.
Anche in questo caso sono stato fortunato perchè soprattutto Arturo dalla prima volta ha risposto al richiamo, anche se ha dei comportamenti che lo fanno sembrare più ad un cane che non ad un gatto. Appena arrivano li coccolo e li riempio di carezze e mi sposto in un’altra stanza, loro mi seguono e hanno lo sguardo che esprime dubbio e incertezza, li chiamo e arrivano nuovamente. Consiglio di ripeterlo per diverse volte e soprattutto per diversi giorni, così giocando imparano un comportamento utile soprattutto per noi padroni ma non associatelo a cose spiacevoli (es. fare il bagno).
Alla prossima puntata per tanti consigli domestici, testati a casa mia. W i gatti!
Ottimi consigli Massimo. E che belle foto hai fatto. Mi verrebbe voglia di prendere un gatto. Non mi sembrano animali difficili.
Molto divertente e utile!
Quasi quasi mi prendo un gatto anch’io