Oggi volevo raccontarvi la mia esperienza di mamma con la mensa scolastica…
Argomento di grandi contrasti tra mamme e rapporto scuola famiglia, la mia bimba che mangia poco o niente normalmente, non mi aspetto certo che a scuola diventi una “mangiona” , mi aspetto e spero almeno, che essendo in compagnia di coetanei assaggi tutto…
Una mensa uguale per tutti, aiuta i bambini a confrontarsi anche con qualcosa che può non piacere, aumentando la loro capacità di scegliere, migliorando così la loro consapevolezza sulla scelta dei piatti .
In realtà quando ho letto il menu’ settimanale… ho avuto un attimo di sconforto, certa che il più delle volte la mia bimba venisse a casa affamatissima… (minestra di farro, erbette all’olio, crocchette di lenticchie, cavolfiori… ) , non sono certo piatti che abitualmente si propongono ai bambini e sicuramente non glieli propongo io a casa … anche se sono certa che con questo argomento regalo spazio alle mie amiche bloggers salutiste di smentirmi da ogni parte… Sta di fatto che la dieta proposta è studiata ad arte perchè i bambini devono imparare a mangiare di tutto.
Io sicuramente non sono una fissata del mangiar sano, compro cibi confezionati, congelati e perché no, spesso andiamo a mangiare al ristorante, in casa nostra abbiamo merendine, nutella e cioccolato. Ma questo non significa che io non ritenga importante l’educazione alimentare.
Mia figlia sicuramente è una pastara, se a scuola a pranzo non gliela propongono, io devo necessariamente preparala la sera, pianti biblici se questo non accade, quasi come se fosse in astinenza.
In realtà devo dire che a scuola ha imparato a mangiare ad esempio l’insalata verde, che a casa non voleva neanche assaggiare, perché “mamma tu non la sai preparare.. quella che fanno a scuola è buonissima” … allora che dire.. grazie mensa scolastica!!!
A proposito quindi, di quanto detto fino ad ora.. noi mamme siamo tutte in attesa di capire cosa accadrà nelle nostre scuole dopo la sentenza emessa il 13 settembre dal Tribunale di Torino che ha affermato: Il “tempo mensa” rientra nell’esercizio di un diritto soggettivo perfetto. Rimanere a scuola in quel segmento orario è dunque un diritto, ma il dover usufruire della refezione scolastica non può diventare un obbligo.
Cosa accadrà??? Dovremo dare noi la “schiscetta” ai nostri bimbi, che potrà essere consumata a scuola durante l’orario scolastico?
… e tutti quei problemi di igiene e sicurezza che sempre ci hanno riempito le orecchie! Staremo a vedere mamme come si evolveranno le cose….
Una cosa è certa… se si deciderà di non aderire più alla mensa scolastica saremo costrette a preparare il pranzo quotidiano dei nostri figli, infilandolo in un contenitore e poi… forse ….mangeranno di più perché prepareremo loro quello che preferiscono, ma siamo sicure di questo? Io sono certa che tutti i giorni, mia figlia avrebbe da ridire “sai mamma la mia amica, oggi aveva questa cosa… che tu non mi prepari mai!!” ..” a me non prepari mai nulla di buono …” e così via…
A livello di educazione alimentare forse non è così positivo, sono comunque certa che anche se le preparassi cose super salutari, non le mangerebbe comunque…
Aspettiamo di vedere come si evolveranno le cose, sperando sempre che sopra a tutti rimanga la buona educazione alimentare dei bimbi.