Quella di MINIATURIZZARE gli alberi è una pratica molto antica nata in Cina nel 2300 a.c. e esportata in Giappone nel 1366 quando alcuni esuli cinesi vi si rifugiarono.
L’arte del bonsai attecchì soprattutto nei monasteri Zen per poi entrare nelle case nobiliari. In Occidente questa pratica si conobbe alla metà dell’800 quando il Giappone aprì le frontiere e molte mostre fiorirono in Europa intorno alla cultura del Sol Levante.
Fu coniato un nuovo termine Giapponismo perché influì sulla pittura francese e sui giardini di tutta Europa e degli Stati Uniti. Nel 1904 Puccini creò Madama Butterfly. Ieri come oggi, l’opera di Puccini apre la stagione della Scala e i dipinti di Hokusai, Hiroshige, Utamaro, che inneggiano alla natura e alla figura femminile hanno richiamato a Palazzo Reale di Milano migliaia di persone. Bonsai sono stati distribuiti per sostenere la ricerca sull’Aids nelle piazze italiane. Un vero e proprio revival giapponese.
Bonsai deriva da due ideogrammi giapponesi: uno sta per vaso l’altro per coltivare. Infatti crescere un bonsai vuol dire scegliere anche il vaso che lo contiene. Non c’è pianta senza il suo contenitore che si adatta nel tempo proprio come un vestito su misura.
LE DIECI REGOLE D’ORO
- Rivolgetevi a un vivaio per acquistare il vostro bonsai. Avrete la garanzia di essere seguiti passo per passo nella sua coltivazione e addirittura disporre di una “pensione” dove ricoverarlo in caso di una prolungata vacanza.
- Per incominciare scegliete bonsai non molto costosi e prefissatevi l’obiettivo di coltivarli per un anno intero: ve ne consigliamo due o tre perché se falliste con uno potreste imparare dai vostri errori.
- Le piantine sono molto delicate ed è meglio acquistarle in primavera per trovare in vendita piantine forti e ben adattate al clima mite e quindi sarà più facile prendervi cura del vostro bonsai.
- Annaffiate quando il terriccio vi apparirà quasi asciutto. Come sempre è utile eliminare l’acqua dal sottovaso per evitare che le radici marciscano.
- Scegliete terriccio di ottima qualità. Vi sono molti libretti compresi quelli editi da Crespi Bonsai dedicati ad ogni tipo di piantina che vi aiuteranno a scegliere il meglio.
- I bonsai veri e propri alberi necessitano di seguire le stagioni e le loro condizioni climatiche. Dovranno essere sistemati all’aperto durante la fioritura e la maturazione dei frutti. In autunno e inverno riparateli in casa purché lontani da fonti di calore.
- La potatura è essenziale per mantenere le piccole dimensioni delle piantine. Procedete con molta cautela evitando di potare i rami più freschi ed eliminare invece le foglie secche e le porzioni di ramo più vecchie.
- Il travaso considerando il forte legame tra la pianta e il vaso va fatto annualmente per le piante più giovani mentre basta farlo ogni quattro/cinque anni per le piante più mature.
- Tra i bonsai più facili da coltivare troviamo l’Olmo cinese (Ulmus parviflora) che reagisce bene a una potatura regolare e che può essere coltivato sia all’interno che all’esterno e il Carpino bianco (Carpinus betulus). Crespi bonsai suggerisce per l’autunno Pyracantha e Malus. La Pyracantha è una pianta robusta e semplice da educare a bonsai ed è perciò un materiale ideale per i principianti. Per quanto riguarda il genere Malus le specie più utilizzata per la coltivazione sono il Malus sieboldii e il Malus haliana.
ARTE DEI BONSAI
Fare il bonsai è un’arte che comporta svariate conoscenze affinché la pianta rispecchi determinati canoni estetici. I bonsai sia come senso estetico naturale sia come la filosofia orientale suggerisce, devono seguire degli stili ben precisi accomunati dalla conicità del tronco, la dimensione ridotta delle foglie e soprattutto la naturalezza della pianta stessa che nel suo insieme ha lo scopo di riprodurre la natura in piccole dimensioni. Per esigenze didattiche i maestri giapponesi hanno stabilito delle regole e principi di bellezza che hanno permesso ai neofiti di seguire un percorso preciso e facilitato per creare un bonsai. Presso Crespi bonsai esiste addirittura una università e dei corsi specializzati per imparare quest’arte millenaria. Come in altre arti esistono bonsai che sono veri e propri capolavori, anche plurisecolari e dal valore inestimabile: nel caso di bonsai famosi sulla stessa pianta nel corso del tempo sono intervenuti diversi maestri e collezionisti rendendo l’opera indipendente dall’artista che l’ha creata.
Per sottolineare l’attualità dei bonsai ricordiamo che in questi ultimi anni è molto di moda offrirli come bomboniere ai matrimoni. Crespi bonsai ne ha di costo contenuto racchiuse in eleganti scatolette a cui aggiungere confetti e fiocchi.
ECCO I MIGLIORI VIVAISTI D’ITALIA
Crespi Bonsai di Parabiago (Mi) – Crespi Bonsai Museum e Università del Bonsai a Parabiago (Mi)
Tel. 0331 491850 – www.crespibonsai,com
Centro Bonsai Piccin – Paderno Dugnano (Mi) – Tel 338 6263296
Progetto Verde – Vigevano (Pv) – Tel 327 4479536
Vivai Ghellere – Bovolone (Vr) – Tel 045 7102374
Vivai Castagno – San Maurizio Canavese (To) – Tel. 011 9244224
Vivaio Savarese Luca – Genova – Tel. 010 3202086
Franchi Bonsai – Ponte all’Abate di Pescia (Pt) – Tel. 0572 429262
Vivai Etna – Gravina di Catania (Ct) – Tel. 095 211485
Bonsai Olivo – Taviano (Le) – Tel 0833 914282