Scoprire il Rajasthan e far coincidere il viaggio con uno dei tanti festival sparsi nell’arco dell’anno è il massimo per chi ama entrare nello spirito del paese. Questo vale in particolare per l’ India, dove festival, colori e gioia di vivere fanno del Subcontinente il paese più affascinante del mondo. Almeno per me. Gli abitanti del Rajasthan, in particolare, vantano più di un festival alla settimana.
Tra i più noti oggi, c’è l’Holi Festival, all’inizio di marzo, la festa dei colori e dell’allegria, con lancio di bombe d’acqua per le strade, secchi di vernice e di polvere colorata, a ricordare il dio Krishna che, geloso della bellezza e del candore dell’amata Radha, le dipinge il bel viso di rosso e di giallo. L’idea di ritrovarmi colorata di verde non mi attirava per nulla, così, un anno fa, ho optato per il Festival del Deserto, che si celebra a Jaisalmer ogni anno, in coincidenza con la luna piena di febbraio.Quest’anno cade tra l’8 e il 13 febbraio.
Jaisalmer è una città magica. La più remota tra le fortezze del deserto, ricchissima nel passato per la sua posizione strategica sulla via carovaniera verso l’Afghanistan, è tuttora un vero gioiello. Ci si arriva in quattro ore di auto dall’aeroporto di Jhodpur, una delle mete più visitate del Rajasthan.
Da oltre ottocento anni, Jaisalmer domina il paesaggio dall’alto della collina di Trikuta, racchiusa dalle massicce mura in arenaria rossa, che al tramonto diventano di una caldo color miele. Oggi, un terzo degli abitanti abita ancora dentro le mura. All’interno si visitano magnifici templi jainisti del XII secolo, come Rishabhdevij e Sambhavnath, con la biblioteca famosa per i manoscritti su foglia di palma. A rendere unica la città è l’ intricata rete di vicoli medievali, su cui si affacciano magnifici Haveli, le dimore costruite dai ricchi mercanti nell’Ottocento, dalle facciate decorate e gli interni magnificamente affrescati. Tra i più belli, Patwon-Ki-Haveli, il palazzo dei mercanti di broccato, o,ancora, Nathmal-Ki-Haveli, ancora più sfarzosa della prima. Ovunque si giri, le sorprese non mancano, dai bazar di sete e stoffe, a quelli dei gioielli. In quest’atmosfera non si può che alloggiare in un haveli. Su internet ho prenotato al Killa Bhawan Lodge, a un ottimo prezzo. Camere carine, bagno piccolo, personale gentilissimo, ma, soprattutto una magnifica terrazza affacciata sulle mura dove si fa colazione e si cena alla sera. Dello stesso proprietario, il Killa Bawan(killabhawan.com, reservations@killabhawan.com), sempre dentro le mura, a un prezzo ben superiore, è un vero splendore, soprattutto per quanto riguarda le camere.
Il Festival
Proprio lungo le antiche strade passa la sfilata inaugurale dei soldati a cavallo con turbanti rosso fuoco e divisa bianca, tra grida di gioia e applausi, diretti dal Forte di Jaisalmer allo Shahid Poonam Singh Stadium, tra le dune del deserto del Tar, il clou del Festival. Qui tutto è pronto per accogliere migliaia di persone, che arrivano dai villaggi vicini e lontani, ma anche ospiti da tutto il mondo. C’è un circuito per le gare dei cammelli, ci sono gli spalti, la platea per gli ospiti importanti e i giudici di gara. Lo spettacolo è entusiasmante: cammelli addobbati a festa ( il miglior addobbo sarà premiato), donne avvolte nei sari trasparenti, colorati di rosso, di giallo, di viola, di rosa, di verde, uomini dal turbante in testa e lunghi, folti baffi neri, elemento fondamentale questo per l’elezione di Mister Desert. Gli eventi si susseguono. Assistiamo alla gara di polo a dorso di cammello tra Jaisalmer e Jodhpur e, soprattutto, alle corse dei cammelli. A dominare la scena è Mister Desert , un uomo robusto con barba e folti mustacchi neri, vestito di bianco e adorno di collane preziose, accanto alla sua sposa, anche lei super ingioiellata.
La festa prosegue al tramonto e alla sera nel deserto o a Jaisalmer, con la danza del fuoco, gruppi musicali, come i Bhopa’s Langhas e i Manganiers, che incantano il pubblico con le loro tradizionali canzoni folk, cantastorie a evocare le gloriose imprese dei Rajput. Un’atmosfera romantica, unica, da non perdere.
Per organizzare il viaggio: www.earthviaggi.it,www.clupviaggi.it, www.indiatourismmilan.com , www.rajhastantourism.org,
Viaggio aereo: Emirates, www.emirates.com.