BORDURE, L’INSIEME DI PIÙ FIORITURE NELLO STESSO TEMPO E CHE SI AVVICENDANO NELLE STAGIONI RICHIEDE UN SAPIENTE USO DELLE ERBACEE PERENNI ED ORA, MOLTO ALLA MODA, DELLE GRAMINACEE ORNAMENTALI. MAESTRA DEI MIXED BORDERS FU L’INGLESE GERTRUDE JEKYLL.
Abbiamo voluto chiamare così questo capitolo perché nell’immaginario collettivo di un buon giardiniere questa parola evoca i famosi mixed border inglesi.
Tripudio di fiori ed erbacee perenni sono la riuscita combinazione tra girdino formale e giardino naturale. Questi “orli” di fiori sono stati studiati in ogni particolare perché fossero i più graziosi possibili per adornare vialetti o sentieri nel bosco.
Fermo restando che qui non si critica questo tipo di giardinaggio che ha dato buoni frutti nel secolo scorso noi ci sentiamo di affrontare il tema della “limitazione”o “sottolineatura” dei percorsi o delle distese erbose come un tema libero da schemi precostituiti. Gli esempi che vi proponiamo vanno proprio in questa direzione. Il percorso diventa più interessante e nuovo se il bordo ha un andamento a piccole aiuole rettangolari piene di fiori in un susseguirsi di scansioni che disegnano una greca. Interessante anche la bordura formale fatta di siepi basse e di volumi più alti in stile topiario che richiedono l’impiego delle cesoie per regolarne la forma ma in compenso sono sempre verdi.
Misurarsi con i colori è un altro paio di maniche: organizzare le fioriture in base alla stagione è il successo di una bordura tradizionale, per ottenerlo bisogna progettare l’alternanza delle fioriture in pieno splendore per un tempo limitato.
Prendiamo da “il testamento di un giardiniere” di Gertrude Jeckill l’elenco delle piante da bordura a seconda delle fioriture.
Per giugno e luglio Iris, Peonie del gruppo albiflora, Centranthus o Valeriana rossa, Papaveri orientali, lupini, Gaillardie e Aenothera fruticosa, Dephinium aurea, Erigeron, Chrysanthemum maximum, Salvia virgata, Galega, Eryngium, Spirea a fiore doppio, Campanula medium, Emerocallidi, Echinops e gypsophila paniculata.
Per la bordura di agosto e settembre si sceglierà un numero limitato di colori come il viola il rosa e il bianco che spiccano in una cornice di piante a foglia grigia. Gruppi di Malvarosa color rosa e folti ciuffi di Lavatera olbia con Clematis jackmani guidate su tutori e poi gruppi di Echinops e Gladioli oltre a bocche di leone e rose bianche, Astri della Cina e Agerati nani. Questi fiori saranno inframmezzati dalle foglie argentee della Stachys, di Cineraria maritima, della Santolina, di Artemisia stelleriana.
Bordure: le più belle
Le bordure: come comporle
La bordura “architettonica” si avvale di cespugli per definire un carattere specifico alla porzione di giardino che volete trattare. In genere si crea una massa di sempreverdi e resistenti sul fondo con via via arbusti più bassi e fioriti che rallegrino il tutto. Per esempio su un fondo di Taxus baccata si potranno piantare il Rosmarinus officinalis, la Stachys lanata almeno in un gruppetto di tre, una Yucca filamentosa, degli Iris x germanica, Ceanothus thyrsiflorus, Potentilla fruticosa, Rosa floribunda iceberg, Choysia ternata. Per questi tenui toni pastello, se avete uno spazio per arrampicare mettete una Clematis montana alba di un bel colore rosa.
Un altro esempio più eclatante di bordura a cespugli si può tentare sullo sfondo una Rosa moyesii con davanti un Juniperus chinensis. Questi cespugli contrastano bene con le linee verticali delle digitali.
Una soluzione di bordura mista piantata per goderne il profumo solo alcune di loro come la Sarcococca la Mahonia japonica, la Choisia ternata e alcuni tipo di daphnae non sono esigenti quanto alla posizione.
Per creare però una bordura di piante profumate avrete bisogno di altre con una forma ben definita. Si può per esempio creare un punto focale con due Carpinus betulus pyramidalis e girarci intorno con Sarcocca humilis, Eleagnus commutata, Rosa rubrifoglia e in primo piano Berberis stenofilla. Se vorrete variare ancor più la composizione aggiungete la Syringa chinensis, il Mirtus comunis, il Chimonanthus fragrans, poi Phyladefus sibille, Mahonia japonica, Osmanthus delavayi e un primpo piano Daphne odora aureo-marginata e Azalea.
Un’altra soluzione per una bordura mista che comprende molti sempreverdi. Sullo sfondo le forme dal denso fogliame del Cotoneaster wardii, della Lonicera nitida, e della Stephananda tanakae. Nella zona intermedia Mentha rotundifoglia variegata, una menta decorativa con foglie gialle e versi, la Anthemis tinctoria dai fiori gialli a margherita e l’Allium flavum dai vivaci fiori gialli.
In primo piano sono usate soprattutto tappezzanti come Salvia officinalis purpurescens, una salvia strisciante sempreverde, Limnanthes douglasia.
Se vogliamo una vera e propria esplosione di fogliame sfruttiamo abilmente colori, forme e tessiture delle foglie. Il vantaggio è che il fogliame rispetto ai fiori è presente per la maggior parte della stagione vegetativa e nel caso dei sempreverdi per tutto l’anno. Di solito una certa varietà di sagome produce un effetto più interessate rispetto a foglie con la stressa forma: per esempio le foglie possono essere carnose, sottili, lucide o opache: offrono una grande gamma di sfumature dei colori più insoliti: dal verde al grigio, dall’oro al bronzo al viola. Un esempio convincente per la ricchezza del fogliame è l’abbinamento della Phystolacca americana , Cornus controversa variegata, Geranium macrorrhizum, Polystichum setiferum, Geranium palmatum, Geranio magnificum, Iris sibirica, Lysimachia ciliata, Meconopsis cambrica, Euphorbia characias, Macleaya cordata, Romneya coulteri, Lysichiton americanus, Hosta lancifoglia, Heuchera micrantha, Hosta Halcyon, Euphorbia dulcis, Miscanthus sinesi, Ferula comunis, Rodgersia podophylla, Silybum marianum.
Una seconda proposta è la bordura dai riflessi argentei. Molte piante dai riflessi argentei e grigi hanno un fogliame morbido e un portamento aperto che creano un effetto naturale anche in uno schema formale. Staranno bene mischiate a fiori a fiori di colore azzurro e rosa chiaro che non prenderanno il sopravvento sulle delicate tonalità del fogliame. Per questo schema usate: Pyrus salici foglia pendula, Artemisia “Powis Castle”, Nepeta per Faassenii, Stachys bizantina, Dianthus “Inchmery, Veronica spicata, Nerine bowdenii.
Dove nascono le più belle piante da bordura
Azienda: VIVAI PRIOLA di Pier Luigi Priola – via delle Acquette (Treviso).
Una vera e propria star dei vivaisti è Pier Luigi Priola che chi ama il verde o ne fa la sua professione considera una istituzione. Il vivaio, molto bello e ampio, ha un’atmosfera molto inglese, è stato creato apposta per chi le piante le vuole vedere in moltitudine coloratissime, bene ordinate e facilmente avvicinabili per guardarle da vicino. Non mancano le panchine per una pausa riflessiva tra un acquisto e una chiacchierata per consigli e aiuti alla coltivazione di cui Pier Luigi è maestro. C’è perfino una piccola caffetteria per scambiarsi le idee. Priola ha le idee ben chiare: lapidaria è la risposta alla domanda più comune che gli viene posta “cosa sono le erbacee perenni”? Pierluigi spiega: “si tratta di quelle piante capaci di vivere molti anni e la cui caratteristica è di produrre fusti, foglie, fiori nei mesi caldi e sparire alla vista nei mesi freddi.” L’interesse per le erbacee perenni è nato quando Priola faceva il giardiniere dipendente. Le prime erbacee perenni venivano richieste da paesaggisti che le avevano apprezzate nei giardini all’estero. “Nel ’68 inizio a muovermi su Svizzera e Austria scoprendo continuamente nuove specie. Ho capito che dovevo moltiplicarle io da piante madri che acquistavo in Germania da vivai piccolissimi, creati soprattutto da ex dipendenti di orti botanici. I viaggi li facevo anche per vedere ambientate queste specie sconosciute qui da noi, in giardini e mostre”. Per quanto il giardino inglese sia affascinante Priola trova più istruttivo quello che ha visto in Germania dove il paesaggismo è più definito, più sobrio. Duemilaseicento sono le piante che Priola offre anche per corrispondenza.
Foto di Dario Fusaro disegno di Giulia Boron