Il clima umido e mite d’inverno, caldo e asciutto d’estate detta le regole per progettare un giardino mediterraneo. Qui le bordure all’inglese non si ambientano bene mentre gli arbusti della macchia mediterranea come cisto, rosmarino, ginestra e corbezzolo si ambientano benissimo quindi prima di scegliere dal vivaista piante esotiche studiate la flora locale che vi darà spunti significativi.
Suggestioni per il giardino mediterraneo ci vengono anche dal giardino della Alhambra di Granada in Spagna, creato dai Mori secondo la loro tradizione che risale addirittura al” Paradiso “ del Corano, ripartito da quattro canali dove scorre l’acqua, elemento fondamentale per tutti i giardini ma ancor di più per questi che sono assolati da giugno a settembre. Grande interesse quindi per zone ombratili che insieme al mormorio dell’acqua accentuano la sensazione di freschezza e di benessere.
E’ il caso di un giardino a Pantelleria risolto in una parte interamente rocciosa con rosmarini prostrati ed eretti che si mescolano a gruppi di Agave attenuata, Carissa Grandiflora a esemplari di Ceratonia siliqua e Olea Europaea. La seconda parte è attraversata da un viale di alte palme Whashingtonia filifera e da Bouganvilee.
Il proprietario amante di piante esotiche e succulente ha accolto con piacere l’idea dei progettisti dello studio “I Rosmarini”, di piantare in una zona centrale palme di diversa provenienza, da un esemplare dal diametro di sei metri di Phoenix canariensis a un folto gruppo di Phoenix dactylifera.
Per un giardino mediterraneo oltre alle piante autoctone come abbiamo visto da questo esempio si possono usare specie esotiche che vengono da paesi simili per condizioni climatiche. Ogni pianta va scelta con criterio tenendo conto della temperatura minima della zona di coltivazione. Ricordiamo inoltre che vicino al mare la salsedine è un elemento di rischio. Bisogna inoltre tenere presente come in tutti i giardini se il terreno è alcalino o acido. Eventualmente usare contenitori per sistemare le piante esigenti con il giusto miscuglio di terra. Infine ci sono le annaffiature: regolari, abbondanti, inesistenti.
Anche questo sarà un importante elemento per la scelta delle piante. Carpite i segreti delle sigle: “r” sta per annaffiature regolari, “m” sta per moderate quindi si tratta di piante autosufficienti tranne che in periodi di particolare siccità, “o” sta per annaffiature occasionali due volte al mese d’estate una volta d’inverno, “f” frequenti è usata per piante che in estate richiedono un’annaffiatura ogni due o tre giorni. Quindi visto che il clima mediterraneo in genere scarseggia di acqua bisognerà tenere conto delle eventuali annaffiature per scegliere il tipo di pianta.
Esistono molte piante che resistono bene alla siccità ma in genere sono meno spettacolari delle altre, oppure danno il meglio di sé in primavera o in autunno.
Per il giardino al mare tutto questo si complica. I venti costieri infatti sono in grado di trasportare il sale per parecchi chilometri all’interno quindi il primo problema da risolvere è il riparo dal vento: si potranno usare muri, graticci o siepi. Queste ultime saranno adatte anche se non altissime, bastano infatti cm. 150. Si adattano bene il Formio, Elaeanius pungens, Fuchsia magellanica, Juniperus communis e varie specie di Olearia.
Il giardino succulento
Il vivaista Alberto Rova e le sue piante grasse
Il vivaio, nato nel 1992 dalla passione del suo proprietario, Alberto Rova, che ci testimonia “prima di diventare vivaista ero un semplice appassionato collezionista che non si è accontentato di raccogliere gli esemplari ma ho voluto approfondire la conoscenza fino ad arrivare alla coltivazione. Da questo la profonda conoscenza delle piante, non solo teorica, data dai libri di testo ma dalla concreta esperienza quotidiana”.
Il vivaio si sviluppa su una superficie di 7.500 mq di terreno nel quale sono ubicate tre serre riscaldate per un totale di 630 mq di copertura. Il proprietario segue personalmente l’intero ciclo produttivo, dalla semina o dalla talea, a seconda delle piante, fino all’invasamento definitivo per la vendita. Il terriccio utilizzato per le coltivazioni viene prodotto da Rova stesso utilizzando materiali naturali come foglie di faggio, lava vulcanica, agriperlite e letame ben maturo: questo per garantire una buona crescita delle piante senza dover ricorrere a forzature e quindi proponendo un prodotto di qualità. www.vivaioalbertorova.com
Consigli
L’acclimatamento delle piante è già stato fatto in vivaio quindi necessitano solo delle normali cure per le succulente.
Il terriccio deve essere sempre ben drenato, nessun ristagno d’acqua nel vaso. Hanno bisogno di tanta luce ma evitate il sole diretto per troppe ore.
Annaffiature regolari da primavera fino a metà settembre, assicurandosi che tra una bagnata e l’altra il terriccio sia secco.
Da metà settembre bisogna diradare le annaffiature per abituare le piante alla siccità invernale. Infatti a poco a poco si cesseranno a fine ottobre per permettere loro di riposare.
In inverno si ritirano le piante in un luogo fresco e possibilmente luminoso al riparo dal gelo, tenendole completamente asciutte.
A primavera bisognerà abituare per gradi le piante all’esposizione solare che, se troppo diretta, potrebbe ustionarle gravemente.
Naturalmente raggruppate in vaso, scegliendo grandezze ed altezze diverse, possono ornare un angolo del vostro giardino. Nei climi molto miti si potrà evitare il ricovero invernale.
Tutte le foto sono di Dario Fusaro
Buoni consigli, cercherò di applicarli al mio giardino ‘difficile’ di Corfù…..anche se in parte ci ho già provato! Grazie per l’indicazione del vivaio.