Finalmente libera, il pensiero dominante è rivolto alle vacanze. Mare o montagna? Il mare mi attira, come sempre, ma quest’anno voglio dare la precedenza alla montagna. Le Dolomiti, forse, ma perché non tornare a Santa Caterina di Valfurva, antico borgo della Valtellina, inserito nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio? I prezzi, a quanto sto scoprendo, sono competitivi.
Perché Santa Caterina di Valfurva?
La Valle dei Forni con il suo ghiacciaio, la Val Zebrù, con i boschi, le cime dolomitiche da una parte e le montagne tondeggianti dall’altra, gli ampi spazi incontaminati, che circondano le salite dello Stelvio e del Gavia, invitano a trascorrere vacanze in libertà, all’insegna della natura e dello sport, dalla bicicletta alle escursioni, in cerca di itinerari sconosciuti delle Alpi.
A organizzare escursioni a piedi e in bici, ci pensa Norberto Pedranzini, a capo dello storico Hotel Sport, tre stelle, rinnovato, nel centro del paese, di proprietà della famiglia da qualche generazione. Ai fornelli, fino a poco tempo fa, c’era la nonna Pedranzini, di cui ricordo un mitico salmì di cervo, oltre a un eccellente cotechino in crosta con spinaci.
“I segreti culinari della nonna,”racconta Norberto,” sono passati a noi, tanto che la nostra cucina, basata sui prodotti biologici locali, dai pizzoccheri, alla polenta taragna, ai salumi, è il fiore all’occhiello dell’albergo”. A questo si aggiungono una ricca prima colazione e un menu a scelta ogni sera con buffet d’insalate. C’è poi la cantina dei vini, orgoglio e passione di Norberto, con vini italiani eccezionali, tra cui i locali, Sfursat, Inferno, Sassella, Grumello…per fare qualche nome. “Gioia e delizia per gli appassionati, ma anche oggetto di reprimende da parte di mia moglie Ottilia, che tenta invano di frenarmi”, aggiunge Pedranzini.
Come avrete capito, all’Hotel Sport ci si sente a casa propria, in un ambiente spontaneo e competente in campo sportivo.
In bici dall’Hotel Sport
Uso il termine generico di bici perché penso alle diverse possibilità offerte dalle due ruote. Mi riferisco alla mountain bike, ideale per i più sportivi, ma anche all’E_Bike, che adoro e mi ha permesso di arrivare ovunque, superando, senza fatica, dislivelli di oltre 600 metri. L’Hotel Sport è organizzatissimo in questo campo: biciclette a nolo di ogni genere, custodia del mezzo e una piccola officina per le riparazioni nel seminterrato. Ma, soprattutto, si parte dall’albergo con la guida di Andrea, il genero di Norberto, per gite impegnative, ma anche adatte a tutti, comprese le famiglie con bambini. Un esempio? “In pullmino si raggiunge il Passo Gavia, dove si gode un panorama fantastico, e da lì, giù, in mezzo al bosco, fino a Santa Caterina”, spiega Norberto. Sempre in bici, lungo il sentiero forestale, si scende a Bormio, antico e importante borgo urbano, noto per le terme romane. Per mettere alla prova la propria resistenza, pedalando in spazi infiniti, Andrea consiglia un’ampia gamma di itinerari: la ciclabile Frodolfo, la Val Zebrù, la S.Caterina-Sobretta, oltre al Bormio 360° Adenture Trail, per fare qualche esempio.
A piedi dall’Hotel Sport
Anche in questo settore c’è un vasto programma settimanale organizzato dall’albergo, cui sovrintende la guida Angelo Galbiati. Piacevole e scenografica, se ben ricordo, la gita ai Ponti Tibetani, dall’accattivante richiamo esotico. Il sentiero passa attraverso i boschi, fino ad arrivare ai piedi dello spettacolare ghiacciaio dei Forni.
C’è poi la possibilità di partire dall’albergo in land rover per camminare in quota, tra pascoli, prati e malghe, lungo passeggiate ben segnalate, con i tempi di percorrenza esatti. Come la gita alle baite Ables, dove è d’obbligo una sosta per il pranzo.
Per i dettagli degli itinerari c’è l’APP valtellina outdoor.
E per quanto riguarda i prezzi?
Competitivi. Almeno, così mi sembrano, dopo il lockdown. Da 60 a 95 euro al giorno in mezza pensione, secondo il periodo, e da 75 a 110 per la pensione completa.
Per info: www.hotelsport.info, info@hotelsport.info, tel.0342 925100