Eccomi tornata a Milano, la mia città. Mostre, incontri con gli amici, film appena usciti: non mi manca nulla. Se non fosse che ho negli occhi le ultime immagini della Sicilia con distese di ulivi stracarichi di frutti verdi, pronti per essere raccolti. Mi è venuta voglia di chiamare i miei amici a Scansano, nel cuore della Maremma, più a portata di mano della Sicilia, per offrirmi in qualità di raccoglitrice volontaria, come qualche anno fa. Ricordo pranzi in allegria, fettunte appetitose, gare nel riempire le reti, la musica di Mozart in sottofondo e la caccia a chi cercava di defilarsi, fuggendo di nascosto verso il mare.
L’olio extravergine italiano, oggi, è al top. Tutti ne parlano. Il clima asciutto dell’estate annuncia un’ottima raccolta.
L’altra sera, a Milano, mi è capitato di cenare in un nuovissimo ristorante chiamato appunto Olio-Cucina Fresca (piazza Lavater 1, tel.02 20520503), a indicare che l’olio dalle infinite proprietà antiossidanti, è alla base dei piatti proposti, dall’antipasto al dolce. L’idea di creare un ristorante con un menu centrato sull’olio di oliva, nasce da due giovani pugliesi doc, Angelo Fusillo, docente al master in Food&Beverage alla Bocconi, produttore dell’olio Muraglia di Andria, e Angela Totaro, avvocato, ma appassionata del buon cibo della sua terra. In tavola, accanto a ogni posto, bottigliette di olio Muraglia, da portare a casa se non si finiscono durante la cena, e menu, proposti dal giovane chef Misceo, realizzati con prodotti pugliesi sempre freschi. Da provare il rotolo di branzino con olio aromatizzato al limone, la triglia fritta, i cavatelli arrivati direttamente da Bari e, per finire, un gelato alla mandorla accompagnato da olio affumicato. Una delizia.
Durante la cena sono riuscita carpire un utile consiglio. Per chi, come me, compra l’olio al supermercato, come orizzontarsi di fronte alle offerte? Angelo Fusillo mi ha suggerito di guardare con attenzione l’etichetta: deve esserci scritto il nome dell’azienda agricola o del frantoio, a garanzia di qualità. Quindi, attenzione al prossimo acquisto!!
I viaggi in onore dell’olio stanno diventando un must.
Per dare agli ospiti l’emozione di partecipare alla raccolta delle olive, Castello del Nero di Tavarnelle val di Pesa, relais cinque stelle, di cui ho già parlato (www.castellodelnero.com, ricordate Il mio weekend in Chianti e t’insegno a spippolare..), organizza dal 2 al 20 novembre “raccolta delle olive&Spa experience” con incontri con gli agricoltori, per imparare segreti e tecniche sulla “produzione dell’oro giallo toscano”. L’olio extravergine degli uliveti del Castello è anche protagonista di un massaggio di 110 minuti nella Spa Espa. Con le sue proprietà antiossidanti, unito all’infuso di rosmarino e di lavanda, è ottimo per la pelle.
L’autunno è meraviglioso nella tenuta del Castello di Petroia, immerso negli uliveti, sull’antica strada, che collega Gubbio con Perugia. Anche qui, a fine giornata si portano i frutti al mulino e si gusta la bruschetta davanti al camino, con l’olio extravergine d’oliva Oro di Petroia (tel.075 920287, www.petroia.it). Da ottobre fino al 22 dicembre, una speciale offerta propone due giorni per due persone a 115 euro a notte, con cioccolatini all’olio di oliva in camera.
Le terme non possono che uniformarsi all’olio-mania. I trattamenti all’olio sono l’elisir d’autunno delle Terme della Salvarola (www.termesalvarola.it/balnea), sulle colline di Modena. Con il pacchetto”L’oro della natura” si soggiorna in camera doppia e si gode di uno scrub all’olio d’oliva e zucchero di canna. Da provare per chi ama le terme.
In Romagna, nella terra del Sangiovese e del Trebbiano, si raccolgono le olive. Nel podere La Fattoria dei Ricci Hotels di Cesenatico, una cascina ottocentesca a Canonica, un piccolo borgo a Santarcangelo di Romagna, in un ambiente semplice, alla mano, gli ospiti si divertono a raccogliere le olive con i proprietari della tenuta, per seguire tutto il processo di spremitura nell’oleificio Sapigni di Verrucchio (www.riccihotels.it, appartamenti a 250 euro la settimana).
Qualche idea ve l’ho data…se non avete amici disponibili ad ospitarvi.
Brava Silvy simpatica carrellata tra ulivi ristoranti e SPA Complimenti ai ristoratori che invitano a portare a casa la bottiglietta d’olio Giusto così anche perché non si dovrebbe MAI trovare in tavola una bottiglia già iniziata A Milano c’è anche il ristorante “Tano passami l’olio” dove a ogni piatto viene abbinato un olio diverso Purtroppo però l’olio non è ancora apprezzato infatti molti spendono per una bottiglia di vino che consumano in una serata ma non spendono per una bottiglia di olio che si consuma in un mese A presto Lory