L’altro giorno parlando con Emma (che trovate nella categoria moda, modi e mondanità) è uscito questo proverbio che sembra scritto appositamente per i gatti domestici.
Il gatto tendenzialmenter è un animale dormiglione, in media dorme dalle 12 alle 15 ore durante la giornata. Non per tutti i gatti vale questa regola perchè intervengono alcune variabili come la personalità del gatto, l’età, la dimensione e la razza; comunque in genere si può affermare che questi simpatici animali dormano il doppio rispetto a quanto richiesto da un essere umano. La prima domanda che mi sono posto (invidiandoli) è stata: perché?
Studiando e guardando i miei gatti,ho scoperto che questo è dovuto soprattutto al fatto che sono degli animali predatori. Sono biologicamente programmati per procacciarsi il cibo e dopo aver cacciato e acchiappato la preda, dormono per lunghi periodi per recuperare tutta l’energia spesa. Vale anche per i gatti domestici. L’istinto non si cambia, semplicemente a casa non cacceranno prede ma giochi, palline, topolini di pezza e tutto quello che serve per farli divertire.
Guardandoli mentre giocano effettivamente si percepisce tutto il dispendio di energia: balzi impensabili, inseguimenti velocissimi, arrampicate, corse continue…sono sempre in allerta e i livelli di adrenalina e quindi di consumo energetico, sono elevatissimi. Un sonnellino dopo il gioco è un vero toccasana.
Arturo ed Otto sono campioni nella tecnica del dormire e a volte assumono delle posizioni così strane che mi risulta impossibile non fotografarli.
Contrariamente alle credenze popolari, il gatto non è un animale notturno ma crepuscolare quindi da il massimo all’alba e al tramonto, ovvero nel periodo della giornata in cui in natura anche le prede sono in movimento. Gli occhi dei gatti sono più adatti alla visione notturna, possono infatti osservare i movimenti e vedere più chiaramente degli essere umani in condizioni di scarsa luminosità. I miei gatti di notte dormono tantissimo (sono fortunato sotto questo punto di vista) ma verso le sette del mattino cominciano ad agitarsi e a correre…ovviamente dopo una sostanziosa colazione che reclamano a gran voce.
Ho scoperto, osservandoli che ci sono diverse fasi del sonno, i gatti passano dal dormiveglia a un sonno più profondo. La prima fase dura solitamente dai 15 ai 30 minuti, mentre la seconda solo 5 minuti per ciclo. Se i gatti sono in dormiveglia ci mettono pochissimo per attivarsi e la loro postura durante questa fase riflette questa particolarità, permettendo loro infatti di scattare in posizione eretta con un balzo o di acchiappare qualcosa al volo. Anche le orecchie erette e pronte a captare i segnali sono un’indicazione del dormiveglia. A volte muovono leggermente la coda e gli occhi sono semichiusi. Nella fase di sonno più profonda, la postura cambia completamente così come la respirazione e le orecchie sono rilassate e puoi spostarli da una parte all’altra come un sacco di patate (considerando che Arturo pesa quasi 7 kg e Otto 6 kg…direi che il paragone calza).
La mia veterinaria comunque mi ha consigliato di controllare quanto e come dormono così, oltre a divertivi un sacco guardando le loro pose buffe, potrete capire se c’è qualcosa che non va dal punto di vista fisico e comportamentale.
Continuate a dormire cuccioli… al pesce ci penso io con qualche bella scatoletta!
seguo i tuoi racconti perché già amo i tuoi mici!! una curiosità , quando scrivi che dalle pose del sonno profondo “potrete capire se c’è qualcosa che non va dal punto di vista fisico e comportamentale” puoi fare degli esempi..
grazie e al prossimo articolo.