Qualche giorno fa, un’amica della mia bimba è venuta a casa nostra a giocare, si sono chiuse in camera e hanno giocato a lungo…non le ho quasi sentite, ogni tanto andavo a controllare che tutto andasse bene…in realtà tutto era perfetto.
Ad un certo punto…qualche cosa mi distoglie da quello che stavo facendo…cosa sono questi strani rumori che arrivano dalla cameretta?? Mi avvicino alla porta, non mi andava di entrare subito, mi sono soffermata a “origliare”…so che non si fa…ma non volevo interromperle…
Così quatta quatta mi avvicino alla porta…capisco immediatamente che non stanno litigando, perché le urla erano ogni tanto interrotte da delle grosse risate.
Allora cosa stanno facendo??? Sinceramente non so se fossi più curiosa o più preoccupata!!!
Sta di fatto che con mio grande stupore…capisco che stavano giocando a mamma e figlia…anzi per meglio dire stavano imitando la mia bimba con la sua mamma…cioè IO!!!!!
All’inizio era esilarante…G. mi imitava perfettamente… aceva ridere pure me!!! In realtà poi analizzando bene ciò che stava accadendo mi sono ritrovata a capire come G. e la sua amica mi vedessero ai loro occhi!!!
Aiutooooo…Una matta…credo proprio che mi vedessero come una matta!!! La cosa però triste è che quello che imitavano erano tutte cose realmente accadute, accadimenti della nostra vita quotidiana.
Due casi emblematici che mi sono rimasti in mente ve li riporto così come sono avvenuti:
G. sgridava la sua bimba, che doveva muoversi a fare la colazione, una prima volta. …”Amore che dici ci vogliamo spicciare??” (queste sono proprio le mie parole!!!) e poi una seconda e terza volta un po’ più concitata…fino alle urla dell’incredibile HULK!!! Se è vero che urlo così anche la signora al piano terra (io abito al 6°) mi sente tutte le sante mattine…Ma secondo voi questi miei attacchi isterici sortiscono qualche minima reazione nelle mia bimba…NESSUNA purtroppo!!!!! Anzi, delle gran risate da parte sua…dice che addirittura mi si cambia la faccia quando sono arrabbiata!!!
Ad un certo punto la Bimba di mia figlia dice una parolaccia…mentre fa un gioco che non le riesce dice…”Ma che palle…” e così la sua mamma (cioè mia figlia nel gioco) la riprende immediatamente…con le mie parole…” NON SI DICONO queste parole…ti ho detto che le parolacce non si devono dire…che p….” e giù a ridere…porcaccia è vero la riprendo che non deve dire parolacce e io senza accorgermene continuo a dirle.
Sicuramente devo controllare di più le mie reazioni, i nostri figli non sono altro che il riflesso di quello che ci vedono fare, ci guardano in silenzio e ci studiano, il nostro compito è quello di essere un modello per loro, visto che loro comunque imiteranno sempre i nostri comportamenti.
Beh devo dire che da quella volta, ogni qualvolta mi rivolgo a lei ripenso alla sua imitazione e tra un ghigno e una riflessione, cerco di risultare il più positiva possibile.