Oggi voglio parlare con voi dei compiti a casa… argomento ostico per bimbi e genitori.
Non voglio entrare nel circolo vizioso se sia giusto o meno riempire di compiti i bambini, io non sono insegnante e quindi non so cosa sia giusto per loro… posso parlare da mamma, che si ritrova a “fare” con la propria figlia i compiti, ma spesso sono davvero tanti!!!! bhgÈ giusto mantenere in allenamento la mente mentre si è in vacanza, soprattutto quando le stesse durano molto, ma sono sempre vacanze, i bimbi devono anche avere modo di staccare riposare e rielaborare quanto fatto.
Il primo anno è stato un incubo, inizio vacanze non si fanno compiti, è appena finita la scuola!!! Poi si va al mare… o a sciare… e li si complica il tutto, quindi … non so voi, ma noi ci ritrovavamo sempre gli ultimi giorni chiusi in casa per completarli tutti, in fretta e furia…
In questo modo si perde secondo me lo scopo dei compiti perché diventa solo una corsa contro il tempo…Allora mi sono messa a pensare quale potesse essere il modo più giusto per lei e per me, per riuscire ad affrontare al meglio il “momento compiti” e così pianifichiamo le vacanze:
_ la prima e l’ultima settimana (o se vacanza breve i primi 2 giorni e gli ultimi 2) non si toccano libri, totale riposo
_ distribuiamo equamente i compiti per i giorni restanti
_ I compiti li facciamo per un’oretta la mattina appena svegli (mia figlia anche se in ferie si alza comunque) presto) oppure il pomeriggio tardo.
La mattina è molto più lucida con lo stimolo inoltre di avere poi tutta la giornata libera, li affronta in modo meno negativo, occupiamo al massimo un’ora , un’oretta e mezza e la serata leggiamo un po’. Direi che da quando adottiamo questo metodo… tutto funziona meglio, e gli ultimi giorni ci rilassiamo così da riprendere la scuola in modo più sereno.
Provate anche voi… magari anche per voi può essere una valida soluzione.
A questo proposito, leggevo un articolo sulle differenze tra le scuole americane e quelle Finlandesi, nell’articolo si parlava di come la scuola Finlandese avesse avuto negli ultimi anni un’evoluzione positiva sull’apprendimento dei ragazzi, per ogni ordine e grado. Con mio grande stupore leggevo che la riforma della scuola finlandese ha apportato delle sostanziali modifiche su vari temi, tra i quali materie di insegnamento (molte materie pratiche), giorni di vacanza molto più diluiti durante l’anno, riduzione delle ora scolastiche settimanali e abolizione o quasi dei compiti a casa, le ore di lezione sono sempre scandite da 15 minuti di pausa, che aiutano i bimbi a rilassarsi, ma non solo… anche agli insegnanti.
Secondo il loro nuovo approccio, i bambini e ragazzi vanno a scuola molto più volentieri e molto più rilassati, perché questa impostazione permette loro di avere più tempo libero. Tempo libero da sfruttare avendo modo di stare più insieme riuscendo a ritagliarsi inoltre più spazio per tutte le loro attività extrascolastiche.
Questo studio si concludeva con un confronto tra gli studenti americani e quelli finlandesi, e il risultato è stato che quarant’anni fa la scuola finlandese era tutt’altro che brillante, anzi il sistema scolastico era decisamente mediocre, oggi invece la Finlandia è considerata una delle nazioni con gli studenti migliori al mondo.
Non so perché mentre parlavo dei compiti mi è venuto in mente il “Sistema Finlandese”… non potrebbe essere anche per noi uno spunto per migliorare la scuola italiana???.