Dopo gli esotismi indiani e birmani, non c’è niente di meglio della riscoperta dell’Italia in primavera.

Mi riconoscete? Eccomi in sella all’ ebike, mezzo che adoro, da quando ho scoperto che mi può portare dappertutto senza fatica. Giuro che non sono sponsorizzata da nessun fabbricante e tanto meno venditore di questa bici cosidetta “assistita”. Il mio è un entusiasmo disinteressato.

Come vedete sono davanti a un monumentale portone in pietra grigia, pronta a pedalare. Non so se avete indovinato: mi trovo nel cuore del Chianti classico, a Tavarnelle Val di Pesa. Il portone è quello di Castel del Nero Hotel&Spa, cinque stelle dei Leading Hotels con trecento ettari di terra intorno, a metà strada tra Firenze e Siena. In bici scendo lungo il sentiero sterrato, mi spingo nel vigneto e mi trovo davanti a una scenografia da togliere il fiato. In cima a una dolce collina, sullo sfondo dei filari di vite disposti ad arte con pali rigorosamente in legno di castagno, si delinea Castel del Nero accompagnato dalla lunga fila di cipressi, quelli che, per tanti anni, hanno protetto dal sole la proprietaria di un tempo, la marchesa Anna Torrigiani, mentre passeggiava fino a inoltrarsi nel bosco di sua proprietà.

 

Oggi, dal 2006 per intenderci meglio, Castel del Nero appartiene a Robert Trotta, immobiliarista americano con proprietà in tutto il mondo e quattro fondamentali nonni italiani, da cui ha ereditato l’amore per l’Italia.

Uomo d’affari indiscusso, gran perfezionista con un master in Storia Europea e la passione per la storia e l’arte, mister Trotta si è innamorato del Castello, trasformandolo in un albergo dinamico, accogliente e di grande classe, dove gli ospiti possono trascorrere qualche giorno all’insegna dell’arte, del benessere, della natura, della buona cucina e delle passeggiate in libertà. Lo consiglio a tutti, in particolare ai quarantenni rampanti, spesso stressati dal lavoro! Proprio a chi vuole liberare la mente e dormire bene, Castel del Nero dedica oggi il nuovo percorso benessere Reconnect, cinque giorni per riconnettersi con se stessi e staccarsi dalla routine quotidiana.

 

 

Ogni particolare del Castello rivela l’amore e il rispetto del proprietario per questa terra. All’armonia del paesaggio intorno, corrispondono interni di grande suggestione, con vista sulla campagna e sui vigneti. Le 50 camere e suite sono state restaurate con gusto, riprendendo i colori e i decori originali: dai tessuti, alle tende, ai cuscini, ai bagni, tutto è frutto di una ricerca del particolare fuori dal comune. In alcuni locali sono state riportati all’antico splendore gli affreschi, come quelli pompeiani del Settecento della galleria al piano nobile o quelli del bagno della suite Marchesa Anna, definito da Harper’s Bazaar il più bel bagno del mondo.

Se è piacevole cenare all’interno nel Ristorante La Torre, 1 Stella Michelin, è ancora più romantico cenare in estate sulla terrazza affacciata sui vigneti. A sovrintendere la cucina, è lo Chef Giovanni Di Pirro, un mago nel creare piatti saporiti e bilanciati, accompagnati, in particolare, dagli ottimi vini del Chianti. Come la zuppetta di scampi e capesante alla livornese con spuma di yogurt. A mezzogiorno si preferisce un light lunch alla Taverna sulla bellissima piscina.

 

Al disponibile e simpaticissimo chef Giovanni di Pirro si deve l’organizzazione dei corsi di cucina, a cui ho avuto il piacere di partecipare. Mi aspettavo ricette complicate e irripetibili con ingredienti introvabili, mentre con lo chef abbiamo preparato ragù e pasta fatta in casa. Sul ragù pensavo di sapere tutto, invece ho imparato alcuni segreti, che non rivelo. Lo rifarò per i miei amici a Milano.

 Benessere con marchio Espa

Impareggiabile esperienza, che avrei voluto non finisse mai.

Oltre ai trattamenti abituali, sempre basati sul principio olistico dell’unione della mente e del corpo e ai percorsi benessere della Spa, oggi nasce il nuovo programma Reconnect, dedicato a liberare la mente e a ritrovare una rinnovata positività. Cinque giorni in tutto, dedicati al relax e a dormire bene, indispensabile per essere brillanti. Il programma, tra le altre proposte, comprende tre percorsi basati su massaggi Espa, ognuno di 80 minuti, partendo da tecniche di respirazione e di visualizzazione.

Decido di provare il Viso Mindful Espa. La terapista inizia facendo suonare lungo il corpo le campanelle tibetane in corrispondenza dei sette chakra, i centri energetici, per farmi entrare in contatto con la parte più profonda di me stessa, favorendo meditazione e benessere. Mi abbandono all’idratazione, agli impacchi alle erbe, al massaggio….Non so se sono ringiovanita, ma so che mi sento alla grande.

 

In giro per il Chianti

Dopo aver sperimentato la vita a Castel del Nero, decido di salire in macchina e di percorrere su e giù le dolci colline intorno, tra filari di vite e uliveti, alla ricerca di testimonianze artistiche ancora poco visitate.

Tra queste, la più affascinante è la Badia di San Michele a Passignano, sempre a Tavarnelle Val di Pesa. Riaperta da poco alle visite, nasconde il meraviglioso refettorio dei monaci vallombrosiani con l’Ultima Cena affrescata nella seconda metà del Quattrocento da Domenico Ghirlandaio. Il complesso è di grande bellezza e un grazie ai vicini di casa, i Marchesi Antinori, e alla fondazione no profit americana Friends of Florence che hanno contribuito ai restauri.

Da qui, pochi chilometri portano a Panzano, villaggio non bellissimo, ma reso celebre in tutto il mondo, grazie al mitico macellaio Cecchini. Più interessante il vicino Greve, dalla bella piazza centrale, dove si affacciano le vetrine di un altro mito, il Falorni. Attenzione: i codini in bellavista dei prosciutti appesi sono un marchio di qualità. Indicano che i maiali sono stati allevati allo stato brado.

 

Per info:

Castello del Nero Hotel&Spa

Tavarnelle Val di Pesa-Firenze

info@castellodelnero.com

www.castellodelnero.com

Tel. 055 806470

One Response to Il mio weekend nel Chianti
  1. L’unico neo della proposta nel Chianti e la subitanea invidia che provoca! Ma per fortuna c’è il rimedio: appena posso ci vado.
    Lula


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