Oggi piove e io e Carla cerchiamo rifugio nella serra sopra il mio terrazzo, guardiamo l’acqua scivolare sui vetri ma il senso di essere nella natura rimane inalterato. Inizialmente concepita per le piante esotiche, per proteggerle nei climi europei dagli inizi del novecento le serre assomigliano sempre più alla stanza del giardino dove essere a contatto con il verde anche quando il tempo non lo permette perché fa troppo freddo o, appunto, piove. A seconda della sua posizione, attaccata alla casa o immersa nella natura, la serra appartiene per il suo aspetto più all’architettura o più al giardino. Questa è la scelta prioritaria per chi se ne voglia fare una. Una stanza in più dove le mezze stagioni si godono veramente, ma basta un poco di tecnologia per renderla abitabil tutto l’anno. Per chi vuole disporre di una serra solo per le piante ne può trovare in commercio grandi e piccole, di vetro o di plastica, di tutti i prezzi.
Per esempio le eleganti serre Orangerie e Floralia di Unopiù di Viterbo costano rispettivamente 9.700 e 2.480 euro. La prima è autoportante, è quadrata e misura m. 3,75 x 3,75 e ha un’altezza di 3 metri, la seconda addossata al muro misura m 2,15 x 1,54 per un’altezza di m. 2,23. Costruite in ferro e policarbonato entrambe sono dotate di una porta e una finestre e disponibili in varie dimensioni.
La serra ad uso domestico è ormai ampiamente diffusa: sono molti i vantaggi che offre soprattutto nel settore dell’orticoltura perché protegge le specie più sensibili come le lattughe, gli spinaci, la valeriana e le erbe aromatiche dagli eventi atmosferici autunno-invernali come le piogge persistenti, le brinate, le gelate e le nevicate. I più sofisticati possono coltivare gli ortaggi primaticci con notevole anticipo sui calendari normali di raccolta. Naturalmente vi sono enormi vantaggi per il giardinaggio in quanto consente di svolgere operazioni colturali quali semine, lavori di moltiplicazione, rinvasi in un clima ideale. La serra può servire anche per ricoverare piante in vaso sensibili al freddo quali agrumi, oleandri, palme e bulbi di specie a fioritura estiva.
La stanza del giardino abbiamo detto appartiene di più all’architettura della casa sia che ne sia parte integrante sia che sia isolata nel giardino. La caratteristica principale per creare il confort per la presenza delle persone è un clima ideale attraverso ventilazione, riscaldamento, attenuazione della luce mediante tendaggi. Questa è senz’altro la soluzione più costosa ma che si va facendo strada nel mondo come ci spiegano due grandi aziende specializzate come l’Officina dei Giardini di Torino e Square Garden di Milano. Disegnate sul modello delle eleganti scatole di vetro del ‘800 e ‘900 quest’ultima azienda ha origine negli anni ’90 per il forte desiderio del suo fondatore Michele Mascio di recuperare la migliore tradizione delle antiche serre Vittoriane unite a una forte passione per l’architettura ed a uno spiccato interesse per il paesaggio. Una “conservatory” apre lo spazio, illumina i luoghi dove si svolge la vita di tutti i giorni e quelle delle occasioni speciali. Spazi aperti e pure protetti che consentono alla mente di viaggiare e perdersi nelle forme del verde, a contatto con la natura, i suoi ritmi e i suoi colori. Bellezza e benessere di queste serre si sposano con un altro importante quanto mai tema: l’ecosostenibilità. Square Garden dedica un’attenzione particolare all’innovazione e ai materiali. Nasce così il concetto di serra “bioclimatica” ad alta efficienza energetica con la possibilità di usare in copertura vetri fotovoltaici che, oltre ad ottimizzare la produzione di energia elettrica, ombreggiano e riducono l’irraggiamento solare all’interno della serra. La produzione è totalmente “made in Italy” e ogni conservatory viene progettata e costruita all’interno dei suoi laboratori in maniera totalmente artigianale. Oggi l’azienda costruisce anche una produzione di arredo outdoor con una linea di complementi per la casa e per il giardino sempre all’insegna dell’ecosostenibilità realizzata con legni di recupero e tessuti naturali.
Stanzavetrata è il nome della serra costruita a mano da Roberto Giobergia di Savigliano (Cuneo) in legno impermeabile all’umidità. E’ caratterizzata da vetri doppi antisfondamento, si adatta ad ogni esigenza e misura m 6 x 4 e un’altezza di m. 3.70.
Anche l’Officina dei Giardini di Torino utilizza tecniche di costruzione a basso impatto ambientale. Hanno realizzato milleduecento progetti in tutto il mondo in venti anni di lavoro. Le loro serre sono opere uniche progettate secondo una rivisitazione di modelli realizzati nel passato.