“La volta che Lila ed io decidemmo di salire per le scale buie che portano, gradino dietro gradino, rampa dietro rampa, fino alla porta dell’appartamento di don Achille, cominciò la nostra amicizia”.
Elena Ferrante, autrice di questo gettonatissimo Best Seller (che, anche se pubblicato da qualche anno, in biblioteca è impossibile avere in prestito se non con mesi di attesa), ci narra la storia di un’amicizia speciale. Qualcosa che tutti noi abbiamo provato e sperimentato….Mi ha fatto tornare in mente quando andavo alla scuola materna ed ho conosciuto Giovanni che per me in quel periodo era il bambino con cui condividevo più volentieri i miei giochi: cercare tesori che pensavo nascosti sotto le scale…..
Poi siamo andati alla scuola Elementare e dopo un po’ Giovanni ha cambiato scuola, ci siamo persi, ma non posso dimenticare quella nostra amicizia che nonostante fossimo due bambini aveva qualcosa, per me, di molto profondo.
Forse le prime esperienze lasciano dentro di noi un’impronta che, anche se passa molto tempo, basta una casuale spolverata a rendere nuovamente nitida.
E il rione di Napoli in cui è ambientato il racconto segna indelebilmente le due piccole amiche: “Non ho nostalgia della nostra infanzia, è piena di violenza. Ci succedeva di tutto, in casa e fuori, ogni giorno, ma non ricordo di aver mai pensato che la vita che c’era capitata fosse particolarmente brutta. La vita era così è basta, crescevano con l’obbligo di renderla difficile agli altri prima che gli altri la rendessero difficile a noi”.
Elena è molto colpita da Lila fin dai primi momenti del loro incontro: “Lila comparve nella mia vita in prima elementare e mi impressionò subito perché era molto cattiva. Eravamo tutte un po’ cattive, in quella classe, ma solo quando la maestra Oliviero non poteva vederci. Lei invece era cattiva sempre”. Un mondo aggressivo e violento da cui difendersi e il bisogno di qualcuno con cui condividere tutto questo.
Diverse, con percorsi diversi, come due linee che a volte sono parallele, a volte si allontanano, si riavvicinano, si aggrovigliano, si riallontanano, ma ritornano sempre vicine.
Così l’autrice (o l’autore? La vera identità di Elena Ferrante è infatti un mistero insoluto) in questo primo romanzo della quadrilogia “L’amica geniale” accompagna Elena e Lila dall’infanzia fino al matrimonio di Lila e ci lascia con la curiosità di scoprire, nei seguenti volumi, se e come un legame così forte si sia conservato ancora molto a lungo.
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