Tra qualche giorno è la festa del papà… ricorrenza che si festeggia in molte parti del mondo. Pur essendo una “ ricorrenza civile” in molti paesi di religione cattolica, come in Italia, si festeggia il giorno di San Giuseppe e di conseguenza il 19 Marzo. In altri paesi come Francia, Regno Unito e negli stessi Stati Uniti si festeggia la terza domenica di Giugno.
La festa del papà mi ha fatto riflettere su come sia cambiato il ruolo dei papà negli anni, la mia mamma mi raccontava spesso come mio nonno, pur essendo un uomo legato alla famiglia e dedito solo al lavoro, fosse con loro molto poco affettuoso, non giocasse mai ed era poco partecipe alla loro vita quotidiana, stiamo parlando del periodo post guerra naturamente. Dai racconti della mamma mio nonno sembrava assolutamente un’altra persona rispetto a quella che ho vissuto io, tra l’altro fortunatamente fino a pochi anni fa. Nonno era affettuoso con noi, si occupava di noi a 360 gradi, addirittura aveva imparato a fare le trecce a mia sorella che aveva dei capelli lunghissimi e lui, con costanza e tenerezza tutte le sere glieli pettinava, ciocca a ciocca e poi le faceva le trecce.
Quando io ero piccola, la mia mamma aveva un lavoro che la teneva impegnata tutta la giornata, per cui poche volte poteva venire a prenderci a scuola portarci alle feste o al parco, questo ruolo in casa nostra lo ha sempre svolto mio papà… che faceva l’insegnante, per cui riusciva ad avere più tempo il pomeriggio per occuparsi di noi… adorava portarci al parco, alle feste di compleanno e a seguirci nelle varie attività o sport che praticavamo. Ora se penso a quei pomeriggi li rivivo con grande orgoglio… in realtà , intorno ai 10 anni, mi reputavo diversa dagli altri, tutti avevano la mamma che si occupava di loro, io no, avevo sempre e solo il papà ed inoltre mio padre era sempre il solo papà presente.
Perché gli altri papà non ci fossero non me lo ero mai chiesto, finchè un giorno, ascoltai un discorso che mio papà stava facendo con altre persone, le quali gli chiedevano se non gli creasse problemi o non si vergognasse a portarci sempre in giro solo con altre mamme. Lui con una naturalezza disarmante rispose : perché dovrebbe darmi fastidio … sono le mie bambine e più tempo riesco a trascorrere con loro più ne sono felice (ovviamente parliamo di circa quarantanni fa!!).
E oggi invece… se vai nei reparti maternità trovi degli omoni che davanti ai loro bimbi si commuovono e diventano tenerissimi, sono in prima fila per cambiare pannolini ed dare il biberon. Non si perdono una visita dal pediatra o colloquio con le maestre!!! Sono i migliori amici dei nostri figli… con loro giocano veramente!! Tifano alle loro partite, si informano sui loro amori…
Festeggiamoli ora più di prima questi papà che hanno capito il ruolo fondamentale che hanno nei confronti dei loro bimbi.
Che dire.. io sono stata una bambina fortunata avendo avuto il papà e il nonno sempre presenti, ma mia figlia ancora di più.. si è goduta il mio nonno ( il suo nonno bis, come lo chiamava lei) , si gode i suoi nonni super presenti e affettuosi, ma più di tutto il suo papà.. forse fisicamente meno presente di me… ma super presente per tutto il resto.