Quest’anno avevo fermamente deciso di godermela, senza metter mano al computer. A tirarmi fuori dalla pigrizia, un susseguirsi ininterrotto di eventi artistici, la mia passione, m’invitano a buttarmi nella mischia. Primo fra tutti la mostra “Gianfranco Ferroni-Prima e dopo la Biennale del 68. Tutto sta per compiersi”(fino al 16 settembre), curata dalla bravissima Nadia Marchioni, nella spettacolare cornice del cinquecentesco Palazzo Mediceo di Seravezza. M’incuriosisce Gianfranco Ferroni, sapevo del suo passaggio in Versilia, del fascino che aveva esercitato su un amico di tempi lontanissimi, Giorgio Tonelli, tramutatosi da commerciante di vini in crisi in pittore affermato, tanto che in mostra appare la sua opera“Battersea station” del 1983.
Gianfranco Ferroni (Livorno 1927-Bergamo 2001), passato dall’espressionismo tedesco a un realismo vagamente morandiano, mi ha sempre intrigato. Un artista vero, pieno di speranze, pronto ad abbracciare i movimenti sessantottini, ma deciso ad abbandonarli, disilluso dalle aspettative della contestazione. Il desiderio di fuga, dopo il ’68, lo spinge a Viareggio, dove riparte da zero, abbandonando ogni “idea” alla ricerca dell’essenza del vero oltre le apparenze. A farci rivivere l’evoluzione artistica di Ferroni è l’intensa e coinvolgente lectio magistralis del grande affabulatore, Vittorio Sgarbi, giunto a Palazzo Mediceo per l’inaugurazione, come sempre aggrappato al cellulare, con un ritardo minimo per i suoi canoni, ma soprattutto di ottimo umore. “Un pittore”, stigmatizza Sgarbi di Ferroni,”denso di pensiero. Un ateo capace di rappresentare il divino con una potentissima intensità spirituale”. Una mostra da non perdere, assolutamente, da scoprire lentamente, magari con una visita guidata (tel.339 8806229, www.palazzomediceo.it, terremedicee.it).
Seravezza alla ribalta della cronaca
Seravezza, antica cittadina di cavatori ai piedi della Apuane, punta sulla cultura locale del marmo, come dice il sindaco Riccardo Tarabella, tanto che basta attraversare la strada accanto al Palazzo Mediceo, per scoprire un luogo incantevole, le antiche peschiere, create da Cosimo I de’Medici per il suo personale allevamento di trote, oggi fondazione ARKAD(www.arkad.it), laboratorio e sede di esposizione di due artisti veri e coraggiosi, il francese Nicolas Bertoux e la moglie taiwanese Cynthia Sah. Li conosco da una vita. Da quando, innamorati delle peschiere abbandonate, hanno deciso di viverci e di restaurarle, fino a farne un luogo d’incontri artistici ad alto livello. Qui nascono e da qui partono le loro sculture dirette in tutto il mondo, come quelle gigantesche di Cynthia, che decorano oggi i giardini di Taiwan. La mostra di quest’anno dal titolo “CAVA”(fino al 18 ottobre, tel.0584 757034) ha come tema la cava di marmo, filtrata dallo sguardo di artisti, circa un centinaio, in ambiti diversi. All’ingresso una piramide di mattoncini di marmo con tanto di numero invita ad acquistarne uno per vincere un’opera esposta all’ estrazione a fine mostra. L’idea è geniale. Anche se non vinco, i mattoncini sono originalissimi come ferma porte.
Se poi si vuole fuggire al caldo, basta salire ad Azzano per trovare il fresco e innamorarsi della Pieve di San Martino alla Cappella, affacciata sulle cave del bardiglio e il mare, tutta di marmo bianco all’esterno. Il luogo è straordinario, pieno di suggestione e spiritualità. Con un’anima. Quella del parroco, don Hermes, un altro personaggio “vero”, che ha combattuto e creato una fondazione per il restauro e la riapertura della pieve romanica, proprietà, nel Trecento, dei signori di Corvaia e di Vallecchia. Un parroco anti anticonformista, tanto da aver accolto in chiesa la scultura in marmo realizzata dall’artista Emanuele Giannelli, intitolata “Polaroid”, interpretata dai più, come il bacio di due volti maschili. “In realtà”, precisa Giannelli, stupefatto dallo scandalo suscitato, ripreso anche dal Corriere e da Repubblica,”non è così!!”.
Da qui a Levigliani la strada è poca, ne vale la pena per gustare all’Osteria, Chianina e Angus alla griglia, salumi del Triglia di Gombitelli e formaggio Scoppolato di Pedona. Anche questo un luogo vero…Se poi si preferisce un ristorante, dove si parla di arte, con vista spettacolare sulla Versilia, Il Circolo Culturale CasALe, a Strettoia, ( 0584-760854), offre la mostra di Serena Pruno e un ottimo menu.
Lo scultore Emanuele Giannelli impazza in Versilia: dalla Pieve, al Forte, a Pietrasanta.
Un altro artista “vero”, che conosco da sempre. O, per meglio dire, da quando gestiva la libreria Giannelli al Forte, di fronte al Bar Roma. Il suo pensiero, più che ai libri, era sempre rivolto alla scultura, ai progetti, a quello che non poteva fare stando inchiodato lì. Insomma aveva sempre un’aria triste e insoddisfatta. Un bel giorno decide di chiudere baracca e burattini, di affittare lo spazio a Kiko e di seguire la sua vocazione di artista. Ci si è dedicato anima e corpo e ora, anche il vecchio padre giornalista, purtroppo grillino, amico della mia compianta madre Itala Rizzi, come scrive su Facebook, lo segue con passione.
I suoi personaggi, provocatori, quasi da elettroshock, hanno il compito di riportare l’uomo alla consapevolezza di sé, ricordandoci di non dimenticare mai il nostro Sogno. Bellissima la mostra “Altro come possibilità” in corso al Fortino al Forte fino al 27 agosto. Le opere di Emanuele trovano una cornice perfetta anche a Pietrasanta nel piacevolissimo spazio di ART BOX – Spirale Arte, nella centralissima via Garibaldi.
Pietrasanta: ci sarebbe da scrivere un romanzo…
Mi piace Pietrasanta, perché, nonostante sia sommersa dal flusso di turisti nel fine settimana, ha il coraggio di non arrendersi del tutto al consumismo imperante. Quest’anno si fibrilla per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Incoronazione della Madonna del Sole, la cui Venerata immagine dorata, avvolta nel manto nero, illumina dall’altare il bianco Duomo cittadino. Il 18 agosto s’inaugura, nel Palazzo del Municipio, una grande mostra”Omaggio alla Madonna del Sole”, curata da Lodovico Geirut e da Melania Spampinato, con opere di artisti con il tema della Madonna, a cui seguirà un’asta benefica il 31 agosto.
Quest’anno niente discussioni sulla mostra in piazza del Duomo e all’interno di Sant’Agostino, organizzata dal Comune di Pietrasanta e dalla Galleria Contini di Venezia: lo spagnolo Manolo Valdes piace a tutti!! I galleristi storici, compreso il gioielliere artista Marco Balderi, non possono non avere uno spazio anche minimo in via Garibaldi, tutti passano di lì. Da Spirale Arte, alla nuova Galleria Laura Tartarelli Contemporary Art, alla bravissima Susanna Orlando con la mostra Camere con Vista di Giacomo Piussi, a Flora Bigai, per fare qualche nome, tutti sono presenti.
L’ultima novità in città, quest’anno, sono le serate a casa dell’artista-ceramista Antonio Barberi (tel.3405804711), al primo piano del palazzo di via del Marzocco. A reggere le fila dell’organizzazione, il mitico bioarchitetto Tiziano Lera, poeta e appassionato di musica, che invita gli amici ad ascoltare le sue poesie e lo struggente violino di Elena ( tel.380 7111690).
Da sempre cultore appassionato del territorio versiliese e dell’artigianato locale, dal marmo, al legno, al mosaico, alla terracotta, Lera sta terminando un libro sul territorio pietrasantino accompagnato dal progetto della villa ideale.
Ma quante belle cose da scoprire!
Grazie
Come sempre Silvana ci guida con simpatia e professionalità nelle escursioni culturali e gastronomiche.
I suoi articoli li leggo sempre con tanto piacere!
Brava Silvanina ottima rappresentazione di quanta arte gira per la Versilia e le bianche Alpi Apuane!
Ciao
Una bellissima carellata sugli eventi culturali della Versilia, mi sembra di essere presente nei luoghi che hai descritto .Brava hai scritto concuore, mente , anima.
Le notizie e i suggerimenti sono sempre molto precisi ,chiari esaustivi ma scritti sempre con parole semplici e leggere che invitano ad andare
a scoprire arte e poesia Brava
Ciao Lori grazie allora proseguo Silvi