Ritorno al passato per un nuovo futuro. Le linee sono pulite, fluide, senza tempo, eppure modernissime. Vagamente ispirate agli anni ’80, con un non so che di militare, i materiali sono raffinati e pregiati. Si riscopre la vera eleganza. Le collezioni sono per signore e da signore. Forse c’è la volontà di non vestire solo millennials. Ma anche le mamme e le zie. Tendenza che si intravvede anche nelle pubblicità con modelle non solo giovanissime, ma anche over sixty e seventy. L’inverno prossimo venturo sarà all’ insegna di un lusso autentico, dell’eleganza vera, quella sartoriale. Quella che dona alla donna e la fa sentire sicura di sé. Ed ecco un’infinità di cappotti avvolgenti, cappe, e il ritorno del robe-manteau. Per i millennials, comunque, ci sono una valanga di accessori grunge: stivali anfibi, boots e tanto altro.
RITORNO AL DNA
Prada propone abiti lineari sempre stretti invita da una cintura o romantici, intarsiati di pizzo con fiori colorati applicati a cascata, ma li fa indossare con anfibi dark. Da N.21 i capi sensuali sono percorsi da tagli (che lasciano intravvedere le culotte), zip, con dettagli latex e paillettes stropicciate. Gucci gioca con una marea di tailleur, trench, paltò, completi, da indossare nella vita reale anche se li fa sfilare con maschere con aculei, ma si sa, la passerella ha le sue leggi. Da Fendi, l’ultima collezione disegnata da Karl Lagerfeld, che è mancato pochi giorni prima della sfilata, è un inno ai grandi fiocchi foulard annodati sulle schiene dei cappotti maschili e sugli abiti di velo, e un inno ai colletti bianchi abbottonati fino in alto. I completi sono in pelle traforata, le gonne asimmetriche.
Emilio Pucci ritorna al suo Dna. I foulards sono plisettati, drappeggiati e avvolti intorno al corpo della donna donandole una silhouette femminile e sensuale. Mix di unito e stampato per disegnare cappe voluminose, i dress da cocktail e le gonne stampate ricordano l’effetto dell’acqua, attraverso un gioco di pieghe laminate o ricamate in paillettes. Da Moschino vince l’ironia. Ed ecco la tuta a stampa lattine o detersivo per lavastoviglie, il cappotto con banconota disegnata ad acquarello. E, ovviamente la borsa a forma di lavatrice, lo zaino asciugacapelli dorato. Da Giorgio Armani stravince il blu spesso abbinato al nero. Con giacche accostate al busto e profilate da onde in contrasto e i pantaloni sono da cavallerizza, mentre da Emporio Armani scoppia il desiderio del rosso. I bomber sono maxi, le giacche classiche, le gonne fluttuanti, i pantaloni di velluto o di latex.
Elogio del double da Loro Piana: per il poncho rosa con maxi colletto in maglia o il cappotto vestaglia giallo girasole con ampio collo. L’intrecciato di Bottega Veneta, must della griffe, diventa maxi e imbottito per gonne e bomber. Salvatore Ferragamo punta tutto sulla pelle: il cappotto rosa con coulisse in vita è indossato sulla tuta e anche il blouson è in nappa. Dolce & Gabbana fanno sfilare una serie di eleganti dress da cocktail dal gusto sartoriale e completi maschili in check bianchi e neri. Missoni propone linee allungate, slanciate che disegnano il corpo per cappotti avvolgenti, mantelle, tute, spesso con la vita segnata da un’alta fascia in maglia. Da Vgrass studio il classico robe-manteau è in pregiati tessuti stampati su antichi telai cinesi, ma made in Italy, Il nuovo blouson sceglie una seta antica, il cappotto nero a vestaglia ha ampie frange.
TOCCHI BRITISH
Una riscoperta di tessuti inglesi come Principe di Galles, check, pied- de- poule dal sapore brit. Da Tod’s regna la pelle. Il trench, stretto in vita, è di nappa verniciata. L a camicia, la T-shirt e i bermuda sono in morbida nappa. E la maglieria è intarsiata con disegni di palme. Da Ermanno Scervino il Principe di Galles diventa moderno grazie ad una applicazione tecnologica che lo ricopre di diamanti. Ed ecco il tailleur maschile addolcito da una camicia di pizzo, l’abito sottoveste, il blazer e il cappotto. Tanta pelle anche per i lunghi abiti da sera. Etro è riuscito a conciliare la tradizione di Paisley con lo stile vittoriano e un tocco British per creare un nuovo look preppy. Cappotti dalla spalla scesa in double di lana a motivo check stretti in vita da Gabriele Colangelo che abbina morbide bluse in nappa a pantaloni sempre a motivo check e gioca con tessuti dai pesi a contrasto.
Anteprima fa un omaggio a Londra con i tessuti tradizionali inglesi, il tartan, il Principe di Galles, nei colori della campagna britannica. Il punto vita è sempre stretto da un corsetto in maglia, gli accessori sono maschili: la cravatta, il reggicalze da uomo si porta a vista con i calzettoni.
Spirito British anche Cividini, che quest’anno compie trent’anni, che utilizza piede- de- poule e Principe di Galles nei suoi blazer destrutturati. Tartan e finestrati da Maryling, per robe-manteau, paltò, da portare con gli stivali pitonati con la punta quadrata. Check, spigati e pied-de-poule da Herno che li tratta con speciali accorgimenti per renderli impermeabili e creare i nuovi piumini couture che hanno le zip con spalmature in poliuretano. Pied-de-poule anche da Piazza Sempione, ma arricchito di maxi paillettes applicate per il tailleur maschile reso femminile.
BIANCO INVERNO
Bianco per la sera da Laura Biagiotti dove rigore e passione convivono. La cappa con cappuccio sul tailleur elegante, il cappotto imbottito con il logo stampato,il bolerino sull’abito sottoveste in seta dal taglio scivolato. Bianco inverno, calde tonalità del beige dal tabacco al cammello, da Brunello Cucinelli. I cappotti e le giacche con le spalle importanti hanno il punto vita segnato da una cintura o dal gilet che si infila nei pantaloni. E poi la maglia jacquard lavorata un po’ ai ferri e all’uncinetto ha intarsi in mohair e alpaca. Una regina delle nevi femminile e delicata, forte e determinata, da Genny che mette a punto cappotti avvolgenti in cachemire double, abiti midi realizzati in un tessuto leggermente imbottito in un bianco matte. E anche giacche a cappe indossate su pantaloni asciutti.
Patrizia Pepe è una viaggiatrice che va sulla Luna. E al bianco abbina l’argento. Il parka è ispirato alle tute degli astronauti, e il bianco dei capi è illuminato da paillettes d’argento e da frange di cristalli. Gonne a strati sovrapposti, nei diversi toni del bianco, da Iceberg che le abbina a morbida maglieria. Da Antonelli Firenze il cappotto in mouflon è candido, il pantalone a vita alta in velluto di seta a coste con giacca a vestaglia sceglie il rosa o il verde.E anche qui torna il robe-manteau.
Emma
estremamente chiara in un soffio mi hai fatto partecipare a tutte le sfilate.
grazie
mt
Grazie Maria Teresa, spero che le tendenze del prossimo inverno ti siano di aiuto anche nelle scelte dei capi di questa primavera. Emma