Una cena stellata a favore dei bambini con disagi mentali. La terza edizione di “A tavola con i Semprevivi” è stata un successo. Da un lato il lavoro di un grande chef stellato, Antonio Guida, del ristorante Seta al Mandarin, e del suo team e dall’altro l’accoglienza e il calore di una straordinaria associazione: i Semprevivi.
Così nel campo da basket della parrocchia di San Pietro in Sala è stata allestita una cena di beneficienza dallo chef Antonio Guida. A favore dei Semprevivi. Una associazione nata dalla volontà di don Domenico Storri, detto Dondo, sacerdote, parroco e psicoterapeuta, che dodici anni fa ha iniziato a dedicarsi ai giovani con disagi mentali praticando lunghe camminate in montagna perché i giovani potessero mettersi alla prova. Poi con il tempo, è stato istituito un centro Diurno Adulti con oltre quindici laboratori artigianali, un centro di aiuto psicologico, alcuni appartamenti che ospitano ragazzi con l’obiettivo di fargli raggiungere un livello di autonomia, una scuola per Genitori e il centro Diurno per Adolescenti per ragazzi e ragazze fra i 13 e 21 anni con disagi di diverso tipo.
La cena a base di carpaccio, risotto, rombo e mousse al cioccolato, era intervallata da un’asta di beneficienza, condotta con simpatia e piglio da Nicola Savino. Sono stati battutti i bozzetti originali di Walt Disney, le maglie dei più importanti giocatori di calcio, pranzo per due persone presso il ristorante Seta, persino la divisa dello chef e un cappotto Max Mara.
Chi ha avuto la fortuna di partecipare alla cena ha potuto assaggiare, fra l’altro, ”Il Risotto all’anice stellato con scorzanera e polvere di cavolo nero” preparato da Antonio Guida che è stato proclamato in questo mese di ottobre “Il miglior risotto dell’anno” dalla Guida dell’Espresso.